NOTE DI REGIA



Come può un attore tenere separata la sua sfera più intima dal personaggio che sta interpretando?
“L’ultima replica” esplora i confini tra realtà e finzione sulla pelle di tre attori che, dilaniati da una interpretazione troppo intensa della Salomè di Wilde, diventano espressione di una lacerazione dell’io apparentemente insanabile.
Se è vero che uno spettacolo teatrale non deve mai consentire allo spettatore di andarsene senza portarsi qualcosa dentro di ciò a cui ha assistito, il disorientamento a cui la sapiente scrittura di Lucio Castagneri ed una emozionante performance dei tre protagonisti costringono il pubblico, rappresentano la ragione ultima del teatro e, forse, della nostra stessa esistenza.