Premio
Totola.
«Il cappello
di carta»
commedia umana che colpisce al cuore
La commovente commedia umana “Il cappello di carta”, storia tragicomica di un’umile famiglia romana nella Capitale sconvolta dalla seconda guerra mondiale, nell’interpretazione della compagnia capitolina Linea di Confine, ha vinto come miglior testo e miglior spettacolo la IX edizione del Premio Giorgio Totola, la rassegna di teatro d’autore italiano contemporanea che si è conclusa ieri sera al Teatro Camploy. Anche la preferenza della Giuria gio-vani, novità di quest’anno in aggiunta alla commissione ufficiale, è andata a questo bellissimo affresco popolare diretto da Roberto Belli su testo, splendido, di Giovanni Clementi: un’opera cristallina di spessore sociale.
L’Accademia Campogalliani di Mantova, invece, con “Nel nome del padre”, uno struggente riflessione sul dramma dei figli vittime di padri padroni a firma Luigi Lunari e diretta da Aldo Signoretti, si è aggiudicata rispettivamente i premi come migliore regia, migliore allestimento, migliore attrice (Francesca Caprari) e miglior attore (Claudio Soldà).
Sei erano i lavori finalisti sfilati in palcoscenico dal 13 aprile, scremati tra 55 proposte pervenute da tutta Italia e quindi esaminati da una giuria specializzata che ha valutato le opere fino al verdetto finale, in collaborazione, appunto con una speciale commissione “green” composta da 15 studenti appartenenti al Laboratorio Teatrale Universitario scaligero.
Michela Pezzani
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