INFORMAZIONI

Nella vita ci capita di ascoltare tante storie.
Alcune le dimentichiamo dopo qualche tempo, altre ci lasciano un ricordo più o meno sbiadito.
Altre ancora restano invece indelebili nella memoria. Storie capaci di emozionarci al punto da farci versare lacrime vere, di dare vita alla magia della narrazione.
“Amami quanto io t'amo”, la storia di Marguerite Gautier - la Signora delle Camelie, fa parte di questa ultima categoria perché non è semplicemente il racconto della vita di una delle più belle cortigiane della Parigi dell'Ottocento, ma anche uno sguardo lucido sulle virtù e le miserie del genere umano.
La vita di Margherita, il lusso e la dissolutezza, la sua sete di libertà e di emancipazione, l'atteggiamento fiero e superbo, il desiderio morboso che suscita nella miriade di corteggiatori inebriati dal profumo di voluttà.
E poi la malattia, terribile, della quale nessuno osa nemmeno pronunciare il nome, la paura del giorno in cui la bellezza sfiorirà, l'incontro con il primo, grande ed unico amore della sua vita.
L'illusione di poter davvero cambiare la propria esistenza e poi il disincanto, i pregiudizi di una società borghese e meschina, il ritorno alla sua precedente vita, piena di lusso ed infelicità.
Il capolavoro di Alessandro Dumas (figlio), indissolubilmente legato alla musica della “Traviata” di Giuseppe Verdi, narrato e reso vivo da una bravissima Paola Negrin, diretta da Roberto Belli, che vi condurrà per mano in una Parigi di fine Ottocento troppo simile al mondo di oggi, dove tante donne sono quotidianamente sfruttate, violate, umiliate e dove troppi uomini preferiscono vederle esclusivamente come un trofeo da conquistare o un gioiello da mettere in mostra.
Uno spettacolo vero, memorabile ed intenso, capace di entrare nel cuore e rimanervi per sempre.