L'Associazione Culturale "Linea di Confine" presenta

con Enrico D'Armiento, Lina Milano, Rita Grasso e Santo Cavallo. Regia di Vera Onorato e Maria Teresa Costa.

Pescati a campione da una umanità comune ma non troppo, i quattro personaggi sono legati dal filo rosso della passione per la musica.
Edoardo e Carla si conoscono al conservatorio, s'inamorano e si sposano. Lui è un pianista di talento, innamorato dell'amore, ma pavido e narciso. Lei abbandona gli studi di violino per diventare medico, chiusa com'è nelle sue certezze, incapace di assecondare le proprie passioni.
La roulette del Caso li avvicina ad Ottilia, cantante lirica e sognatrice, che ama emulando le eroine del melodramma, e ad un professore, di cui non conosceremo il nome, eterno bambino che rifiuta le responsabilità.
Prerogativa esclusiva di questi quattro stralunati personaggi la facoltà, concessa loro dall'estro di un autore in vena di filosofiche burle, di poter rivedere come in una moviola i passaggi determinanti delle loro scelte d'amore. Cronisti di questa retrospettiva surreale, i protagonisti rivivono le imprese, le acrobazie, le delusioni, gli autogol di quella vita sentimentale che fu e che, forse, non era quello che sembrava.
Assecondato da una coerente scelta di suggestioni musicali, lo spettacolo alterna le atmosfere rarefatte del presente, che preludono ad un esito imprevedibile, ad accelerazioni farsesche e divertite. Si ride, si sorride e si riflette. Come sempre, quando l'invenzione drammaturgica nasce dall'emulazione della vita, che non è mai un film di genere.


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